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31 ottobre 2008

Scuola:il decreto Gelmini è legge

ROMA - Il decreto Gelmini (il 137 del 2008) è legge. Il Senato ha approvato con 162 voti favorevoli, 134 contrari e 3 astenuti il provvedimento che porta il nome del ministro dell'Istruzione e che prevede, tra le altre cose, il ritorno dal 2009-2010 delle classi con il maestro unico nella scuola primaria e il voto in condotta che farà media con quelli conseguiti nelle altre materie (la scheda). «La scuola cambia. Si torna alla scuola della serietà, del merito e dell'educazione» ha detto la Gelmini dopo il voto al Senato, annunciando che entro una settimana metterà mano a un piano che riguarda l'Università.

18 settembre 2008

Prostituzione

Nove associazioni contro il ddl Carfagna. ''Non ci piace''

Netta contrarietà di Asgi, Gruppo Abele, On the Road, Caritas Italiana, Cnca, Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Consorzio Nova, Dedalus, Save the Children e dal Comune di Venezia. ''Ok la sicurezza, ma le vittime?''

 Lo dicono forte e chiaro: no, il disegno di legge sulla prostituzione del governo italiano non ci piace proprio. E se si vuole dare una risposta al disagio dei cittadini nei confronti di questo fenomeno non ci sono scorciatoie: le esigenze di sicurezza vanno tenute sì in considerazione, ma vanno anche contemperate con la tutela dei diritti delle vittime di sfruttamento sessuale, con il sostegno all'inclusione sociale per chi si prostituisce e vorrebbe un'alternativa e con il contrasto delle organizzazioni criminali. Il messaggio arriva da un cartello di nove organizzazioni che da anni operano nel settore della prostituzione e della tratta (Asgi, Associazione Gruppo Abele, Associazione On the Road, Caritas Italiana, Cnca, Comitato per i Diritti Civili delle Prostitute, Consorzio Nova, Dedalus, Save the Children) e dal Comune di Venezia, che negli ultimi anni si è distinto per impegno e originalità di interventi. E per meglio sottolineare il messaggio, le organizzazioni hanno inviato al governo italiano un documento ricco di analisi e proposte sul tema, a cui hanno giù aderito più di cinquanta enti, tra associazioni, Regioni, Province e Comuni.

Il punto di partenza del documento è che quel "modello italiano" che ha fatto diventare il nostro Paese un punto riferimento nello scenario internazionale in materia di tutela delle vittime di grave sfruttamento e di tratta deve essere non solo salvaguardato, ma rafforzato. Perché negli anni passati questo modello ha permesso di proteggere le persone sfruttate o vittime di tratta che decidono di uscire dal racket, proponendo loro percorsi di formazione e inserimento sociale e lavorativo. E al tempo stesso ha favorito la denuncia degli sfruttatori e ha rafforzato la collaborazione tra enti locali, associazioni, magistratura e forze dell'ordine. Mentre vietare la prostituzione in strada - come previsto nel disegno di legge - non rappresenta certo una risposta al problema, ma soltanto una misura per spostare le donne in luoghi meno accessibili agli operatori e alle forze dell'ordine

Ecco dunque i punti salienti del documento: la prostituzione non è una questione di ordine pubblico, ma una questione sociale e vietarne l'esercizio in strada è non solo inefficace, ma anche controproducente. E poiché si tratta spesso di una forma di tratta e riduzione in schiavitù devono essere fatti tutti gli sforzi possibili per dare alle vittime possibilità di affrancamento e di tutela. Inoltre, occorre offrire alternative concrete e possibilità di inclusione sociale alle persone coinvolte, dal momento che la prostituzione, soprattutto quella di strada, è esercitata spesso da persone con serie difficoltà economiche e sociali (anche donne italiane) o da persone discriminate che spesso non hanno alternative (come le transessuali). Il ddl, poi, non considera che chi si prostituisce non commette alcun reato, ma anzi è spesso vittima. Insomma, il giro di vite varato dal Governo finisce per avvantaggiare gli sfruttatori, danneggiando le vittime. Particolarmente delicata è anche la questione dei minori che si prostituiscono: perché l'articolo che ne stabilisce il rimpatrio - spiega il documento - ignora le norme internazionali che prevedono che i minori dovrebbero essere rinviati nel loro Paese di origine solo nei casi in cui tale misura corrisponde alla realizzazione del loro superiore interesse.

Tra le proposte delle organizzazioni troviamo invece - oltre a un'applicazione più incisiva della Legge Merlin, dell'articolo 18 del Testo Unico Immigrazione e della legge sulla tratta - un impegno più consistente per la formazione degli operatori che operano sul campo e la ratifica della Convenzione del Consiglio d'Europa contro la tratta, che l'Italia non ha ancora ratificato. Accanto a questo il documento auspica l'attivazione di percorsi di inserimento sociale e lavorativo per le vittime, la promozione di attività di mediazione dei conflitti nei territori dove l'esercizio della prostituzione solleva problemi, la realizzazione di maggiori collegamenti con i Paesi d'origine delle vittime di tratta e la speciale salvaguardia dei minori coinvolti in attività di prostituzione. (ap)

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02 agosto 2008

Veltroni ed internet

Roma, 1 ago. (Apcom) - Walter Veltroni 'legge' la nuova realtà di Internet come uno spazio sociale di condivisione, una rivoluzione che riguarda tutti i cittadini. Nel testo pubblicato sul suo profilo personale nel sito di social networking Facebook, il segretario del Partito democratico osserva: "Da qualche tempo qualcosa di profondamente nuovo fa parte del nostro modo di vivere, pensare, guardare agli altri e al mondo. Facebook, MySpace, Flickr, Twitter sono entrati a far parte del nostro quotidiano. 'Social network', come si usa dire. Luoghi nei quali scambiare opinioni e idee, mandare un saluto ad amici lontani, raccontare di noi ad una persona cara, attraverso immagini e foto non smettere mai di sforzarci di comprendere e conoscere ciò che ci circonda".

Per Veltroni la nuova forma di Internet è "uno spazio aperto, senza barriere, in cui privato e pubblico si mescolano, capace di motivare all'ascolto, di attivare la propensione a farci carico degli altri. Luoghi in cui conversare, cioè intrecciare emozioni e linguaggio, configurare il mondo in cui viviamo. Pian piano, di post in post, di questi 'spiazzi' nella rete avvertiamo l'importanza. Perché riguardano eventi, persone, idee, parole, suoni ai quali noi attribuiamo valore. E che ci aiutano a stare in mezzo agli altri, a vivere meglio, in modo più pieno e consapevole".

"Per questo, nel leggere della causa di Mediaset contro YouTube e Google, per prima cosa - scrive Veltroni - mi viene da pensare a quale idea di media sia giusto ispirarsi. Internet e le nuove tecnologie portano con sé una rivoluzione epocale. Per ogni cittadino, la rete significa forme nuove di condivisione, produzione, critica, trasmissione e diffusione dell'informazione".

"Qualcosa - aggiunge il leader del Pd - che ha a che fare con la libertà, la crescita dell'opinione pubblica, la qualità della nostra democrazia.Per questo guardo a questa polemica come a un discrimine tra il vecchio e il nuovo mondo, tra un'idea chiusa e regressiva ed una aperta ed avanzata. Credo con forza che siano mature le condizioni per una legislazione basata sulla libertà della comunicazione e della diffusione, che al tempo stesso tuteli il lavoro degli autori e dei creativi".

"E penso - conclude Veltroni - che possa nascere finalmente una televisione nuova, in cui la condivisione e la partecipazione degli utenti (di noi cittadini nella rete) rompa gli schemi e riconquisti la creatività, la libertà, l'utilità alle potenzialità di questo mezzo straordinario.

13 maggio 2008

Il governo ombra di Veltroni

Walter Veltroni, per rispondere al governo Berlusconi che ha appena giurato davanti al Presidente della Repubblica, ha deciso i nomi del suo esecutivo ombra. Ecco ministri e curriculum:

Affari Esteri e Italiani nel mondo: Piero Fassino. Nato ad Avigliana di Torino nel 1949, laureato in scienze politiche, fino alla nascita del Pd è stato segretario dei Ds. Nel primo governo Prodi ha ricoperto l'incarico di sottosegretario e successiovamente ministro del commercio estero e poi di grazia e giustizia. Attualmente ricopre l'incarico di inviato dell'Unione europea per la Birmania.

Interno: Marco Minniti. Nato a Reggio Calabria nel 1956, laureato in filosofia, Segretario negli anni 90 del Pds calabrese, è stato sottosegretario alla presidenza del consiglio nel governo D'Alema e viceministro dell'Interno dal 2006 al 2008. E' segretario regionale del Pd in Calabria.

Giustizia: Lanfranco Tenaglia. Nato a Chieti nel 1961 laureato in giurisprudenza, è stato eletto deputato nel 2008 ha lungamente svolto la sua attività in magistratura in Veneto, a Venezia è stato giudice del Tribunale civile, in precedenza aveva lavorato a Treviso.
Economia e Finanze: Pierluigi Bersani. E' nato a Bettola (Piacenza) nel 1951, laureato in filosofia, prima consigliere regionale poi presidente della Regione Emilia Romagna, Dal 1996 al 99 è stato ministro dell'industria e commercio, quindi fino al 2001 ministro dei trasporti. E' tornato nel 2006 a ricoprire la carica di ministro, stavolta valle attività produttive fino al 2008.

Istruzione Università e Ricerca: Maria Pia Garavaglia. Nata nel 1947 in provincia di Milano è stata Ministro della Sanità del Governo Ciampi e commissario straordinario della Croce Rossa Italiana dal 1995 al 1998 e presidente dal 1998 al 2002. Nel giugno 2003, è stata nominata vicesindaco di Roma e riconfermata nel maggio 2006.

Sviluppo Economico: Matteo Colaninno. Nato nel 1970 a Mantova è un imprenditore che ha ricoperto l'incarico di vicepresidente del gruppo Piaggio e della Banca popolare di Mantova.È stato presidente nazionale dei Giovani Imprenditori di Confindustria, nonché vicepresidente di Yes for Europe, la confederazione europea dei giovani imprenditori. Eletto nel 2008 in parlamento per il Pd.

Lavoro Salute e Politiche sociali: Enrico Letta. Pisano, 41 anni, nel novembre del 1998, diventa a 32 anni il più giovane ministro della stria repubblicana andando a guidare le Politiche comunitarie. Nel 2000 è ministro dell'Industria, Commercio e Artigianato. Nel 2001 diventa deputato, per la prima volta. Nel 2006 è stato sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Prodi.

Difesa: Roberta Pinotti. Nata a Genova nel 1961, laureata in lettere moderne, dopo aver insegnato è stata eletta consigliere comunale a Genova e poi assessore alla scuola, alle politiche giovanili e alle politiche sociali della provincia di Genova dal 1993 al 1997, assessore alle Istituzioni scolastiche di Genova dal 1997 al 99 e segretaria provinciale dei DS dal 1999 al 2001. Deputata nel 2001 ha presieduto la commissione difesa della Camera. Alle elezioni del 2008 è stata eletta al Senato. E' membro dell'esecuto del Pd dove ricopre l'incarico di responsabile della sicurezza.

Politiche Agricole e Forestali: Alfonso Andria. Nato a Salerno nel 1952 è laureato in giurisprudenza, è stato consigliere comunale di Salerno e presidente della provincia, esponente della Margherita è deputato del Parlamento europeo, dal 2004 per la lista Uniti nell'Ulivo, iscritto all'Alde.

Ambiente, Tutela del Territorio e del Mare: Ermete Realacci. Nato a Sora nel 1951 ambientralista e fondatore di Legambiente, deputato dal 2001 ha guidato nella precedente legislatura la commissione ambiente della Camera. Vicepresidemte del Kyoto club, unione di varie istituzioni e imprese impegnate per la riduzione dei gas-serra, presiede anche . Symbola - la Fondazione per le qualità italiane.E' stato nell'esecutivo della Margherita e ora in quello del Pd come e responsabile della comunicazione del partito.

Infrastrutture e Trasporti: Andrea Martella. Nato a Portogruaro (Venezia) nel 1968, si è laureato in lettere e filosofia. Deputato dal 2006 è stato confermato alla Camera nel 2008. Dirigente di partito

Beni e Attività Culturali: Vincenzo Cerami. Nato a Roma nel 1940 è uno scrittore e sceneggiatore. Allievo di Pier paolo Pasolini e suo aiuto regista nel film Uccellacci e uccellini ha scritto sceneggiature e romanzi il suo primo libro Un borghese piccolo piccolo lo rivela anche grazie al film di Monicelli con Sordi. Romanziere ma anche saggista e poeta collabora da tempo con Roberto Beningni: sua la sceneggiatura di La vita è bella, vincitore dell'Oscar nel 1999. E' nell'esecutivo del Pd come responsabile della cultura.

Comunicazione: Giovanna Melandri. Nata a New York nel 1962, laurea in Economia e Commercio, è stata ministro dei Beni Culturali nel 1998 e ministro per le Politiche giovanili nel 2006.

Riforme per il Federalismo: Sergio Chiamparino. Sindaco di Torino dal 2001, nel 2006 è stato rieletto con il 66% dei consensi.

Rapporti con le Regioni: Mariangela Bastico. Nata a Modena nel 1951. Laureata in Scienze Politiche a Bologna, nel 1994 è stata eletta sindaco di Modena. Consigliere Regionale in Emilia Romagna, è stata Assessore regionale alla Scuola, Formazione Professionale, Università, Lavoro e Pari Opportunità dal 2000 al maggio 2006. Nel 2006 ha ricoperto la carica di Viceministro alla Pubblica Istruzione.Pubblica amministrazione e Innovazione: Linda Lanzillotta. Nata a Cassano Ionio nel 1948, è stata funzionario della Camera dei deputati. Nel 1993 è stata Assessore all’Economia del Comune di Roma. Eletta alla Camera nel 2006, nel governo Prodi è stata ministro per gli Affari regionali e le Autonomie locali.

Pari opportunità: Vittoria Franco. Nata nel 1949 in provincia di Cosenza, docente di filosofia alla Scuola Normale Superiore di Pisa, è stata eletta in Parlamento nel 2001. Nella scorsa legislatura ha ricoperto la carica di presidente della Commissione Cultura del Senato. Come parlamentare si è occupata dei temi eticamente sensibili, dei diritti delle donne, oltre che di scuola, università, ricerca, cultura e spettacolo.

Semplificazione Normativa: Beatrice Magnolfi. Nata a Firenze nel 1951 è laureata in lettere moderne. Ha insegnato al liceo e poi all'università di Firenze. Eletta nelle file del Psi è stata assessore alla cultura della provincia di Firenze e all'innovazione tecnologica del comune di Prato. Nel 2001 è stata eletta alla Camera per i Ds, nel 2006 eletta al Senato. E' stata sottosegretaria dal 2006 al 2008 all'innovazione nella Pubblica Amministrazione.

Politiche Comunitarie: Maria Paola Merloni. Nata a Roma nel 1963, laureata in Scienze politiche, imprenditrice. E’ stata presidente della Confindustria Marche. Eletta in Parlamento nel 2006.

Attuazione del Programma: Michele Ventura. Nato a Sesto Fiorentino (Firenze) il 23 dicembre 1945. E’ stato vice sindaco di Firenze, consigliere regionale, vice presidente del consiglio regionale e assessore alle attività economiche e produttive. E’ stato deputato nelle legislature XIII e XIV.

Politiche per i Giovani: Pina Picierno. Ventisei anni, originaria di Teano, è stata capolista alla Camera in Campania. Ex presidente federale dei giovani della Margherita, si è finora divisa tra la passione per il volontariato nella Croce Rossa, la politica e il lavoro di consulente in comunicazione, oltre a collaborare con la cattedra di «Metodologia e Tecniche della Ricerca Sociale» all’Università di Salerno.

Il Segretario del Partito Democratico Walter Veltroni presiede il Governo ombra.
Ne fanno altresì parte il Vicesegretario Dario Franceschini e i Capigruppo di Camera e Senato Antonello Soro e Anna Finocchiaro. Enrico Morando e Riccardo Franco Levi svolgeranno rispettivamente le funzioni di Coordinatore e Portavoce.

01 maggio 2008

Primo Maggio

Le origini del 1°maggio

Il 1° maggio nasce il 20 luglio 1889, a Parigi. A lanciare l'idea è il congresso della Seconda Internazionale, riunito in quei giorni nella capitale francese :
"Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a otto ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi".
Poi, quando si passa a decidere sulla data, la scelta cade sul 1 maggio. Una scelta simbolica: tre anni prima infatti, il 1 maggio 1886, una grande manifestazione operaia svoltasi a Chicago, era stata repressa nel sangue.

Man mano che ci si avvicina al 1 maggio 1890 le organizzazioni dei lavoratori intensificano l'opera di sensibilizzazione sul significato di quell'appuntamento.

"Lavoratori - si legge in un volantino diffuso a Napoli il 20 aprile 1890 - ricordatevi il 1 maggio di far festa. In quel giorno gli operai di tutto il mondo, coscienti dei loro diritti, lasceranno il lavoro per provare ai padroni che, malgrado la distanza e la differenza di nazionalità, di razza e di linguaggio, i proletari sono tutti concordi nel voler migliorare la propria sorte e conquistare di fronte agli oziosi il posto che è dovuto a chi lavora. Viva la rivoluzione sociale! Viva l'Internazionale!".
Monta intanto un clima di tensione, alimentato da voci allarmistiche: la stampa conservatrice interpreta le paure della borghesia, consiglia a tutti di starsene tappati in casa, di fare provviste, perché non si sa quali gravi sconvolgimenti potranno accadere.

Da parte loro i governi, più o meno liberali o autoritari, allertano gli apparati repressivi.
In Italia il governo di Francesco Crispi usa la mano pesante, attuando drastiche misure di prevenzione e vietando qualsiasi manifestazione pubblica sia per la giornata del 1 maggio che per la domenica successiva, 4 maggio.

In diverse località, per incoraggiare la partecipazione del maggior numero di lavoratori, si è infatti deciso di far slittare la manifestazione alla giornata festiva.

Del resto si tratta di una scommessa dall'esito quanto mai incerto: la mancanza di un unico centro coordinatore a livello nazionale - il Partito socialista e la Confederazione generale del lavoro sono di là da venire - rappresenta un grave handicap dal punto di vista organizzativo. Non si sa poi in che misura i lavoratori saranno disposti a scendere in piazza per rivendicare un obiettivo, quello delle otto ore, considerato prematuro da gran parte dei dirigenti del movimento operaio italiano o per testimoniare semplicemente una solidarietà internazionale di classe.

Proprio per questo la riuscita del 1 maggio 1890 costituisce una felice sorpresa, un salto di qualità del movimento dei lavoratori,che per la prima volta dà vita ad una mobilitazione su scala nazionale, per di più collegata ad un'iniziativa di carattere internazionale.

In numerosi centri, grandi e piccoli, si svolgono manifestazioni, che fanno registrare quasi ovunque una vasta partecipazione di lavoratori. Un episodio significativo accade a Voghera, dove gli operai, costretti a recarsi al lavoro, ci vanno vestiti a festa.
"La manifestazione del 1 maggio - commenta a caldo Antonio Labriola - ha in ogni caso superato di molto tutte le speranze riposte in essa da socialisti e da operai progrediti. Ancora pochi giorni innanzi, la opinione di molti socialisti, che operano con la parola e con lo scritto, era alquanto pessimista".
Anche negli altri paesi il 1 maggio ha un'ottima riuscita:
"Il proletariato d'Europa e d'America - afferma compiaciuto Fiedrich Engels - passa in rivista le sue forze mobilitate per la prima volta come un solo esercito. E lo spettacolo di questa giornata aprirà gli occhi ai capitalisti".
Visto il successo di quella che avrebbe dovuto essere una rappresentazione unica, viene deciso di replicarla per l'anno successivo.
Il 1 maggio 1891 conferma la straordinaria presa di quell'appuntamento e induce la Seconda Internazionale a rendere permanente quella che, da lì in avanti, dovrà essere la "festa dei lavoratori di tutti i paesi".Continua...

25 aprile 2008

25 Aprile:La Liberazione

Il 25 aprile 1945 i partigiani liberano Milano dall’occupazione dei nazisti e dai fascisti. Anche la popolazione civile insorge e vaste zone dell’Italia settentrionale - e molte città - vengono liberate prima dell’arrivo delle truppe anglo-americane che, dopo aver superato l’ultimo ostacolo della Linea Gotica in Toscana, incalzano le truppe tedesche in ritirata nella pianura Padana. In Europa, intanto, l’Armata Rossa sovietica dilaga in territorio tedesco e giunge alle porte di Berlino mentre gli anglo-americani, dopo lo sbarco in Normandia, avanzano attraverso il Belgio; Hitler, di fronte alla disfatta, si suicida nel suo bunker. Più di cinque anni dopo l’invasione tedesca della Polonia, dunque, la guerra mondiale giunge al suo epilogo (il Giappone invece si arrenderà solo in settembre, dopo lo sgancio di due bombe atomiche da parte degli americani).
In Italia, l’ultimo inverno di guerra è terribile. Gli Alleati sono bloccati sulla Linea Gotica, che taglia la penisola da est ad ovest all’altezza della Toscana, mentre le atrocità dei nazisti ai danni della popolazione civile si moltiplicano. Solo all’inizio della primavera il generale Alexander lancia l’offensiva finale: il 21 aprile gli anglo-americani entrano a Bologna e si aprono definitivamente la strada verso la valle del Po. Le bande partigiane, contemporaneamente, attaccano le città ancora occupate, dove la popolazione civile insorge contro i nazisti e i fascisti. Entro il 25 aprile i centri maggiori (Milano, Bologna, Genova, Venezia) vengono liberati, alcuni giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate.
L’ultimo atto del fascismo è il tentativo di fuga prima e la fucilazione poi di Benito Mussolini. All’inizio dell’insurrezione di Milano il dittatore è ancora in città e, di fronte al precipitare degli eventi, tenta di concordare col Comitato di liberazione nazionale una resa onorevole. I dirigenti del Cln-Ai però sono irremovibili nel pretendere la resa senza condizioni. Mussolini allora decide la fuga, travestito da soldato tedesco e sotto la scorta delle SS, verso la Svizzera (col progetto di riparare poi in Spagna, ancora governata dal generale Franco). Giunto nei pressi della frontiera, però, a causa delle difficoltà di superare il confine, il gruppo si unisce a un distaccamento tedesco in ritirata. A Dongo il dittatore viene riconosciuto e catturato da un gruppo di partigiani.
La ricostruzione dettagliata delle ultime ore di vita del duce dopo la cattura e le circostanze della sua esecuzione sono tutt’oggi al centro di un fitto dibattito storiografico e ancora non è stata fatta piena luce su molti dettagli. Secondo la versione ufficiale egli viene subito fucilato per ordine del Cln-Ai, insieme all’amante Claretta Petacci che lo ha seguito nella fuga. Il 29 aprile i loro corpi vengono esposti, insieme a quelli di altri gerarchi, in Piazzale Loreto a Milano, appesi a testa in giù alla tettoia di un distributore di benzina (nello stesso luogo dove in precedenza erano stati ammucchiati i cadaveri di 15 partigiani).
Nei giorni seguenti si verificano varie esecuzioni sommarie e si consumano molte vendette contro "repubblichini" e collaborazionisti, ritenuti autori o complici delle violenze commesse negli anni dell’occupazione. Si conclude così, con questo tragico epilogo, un periodo caratterizzato da venti anni di dittatura fascista e da cinque anni di guerra.

17 aprile 2008

Ecco dove si va a finire quando...

Ecco dove si va a finire quando si tradiscono gli ideali della sinistra. Ecoo dove si va a finire quando la dirigenza sta a guardare. Ecco dove si va a finire quando la base non si fa sentire e tollera l'intollerabile dei suoi rappresentanti ai governi (nazionale,regionale,provinciale,comunale).

Purtroppo chi tace acconsente,ed è quello che abbiamo fatto noi tollerando il mal governo. Si dovrebbe fare una verifiva ogni due anni dei propri candidati da parte del nostro partito in modo tale che se qualcuno non fa il proprio dovere DEVE ESSERE SOSTITUITO PER INCAPACITA', scusandosi con il popolo. Saremo noi a proporre un nuovo candidato o elezioni anticipate;ci faremmo più bella figura.

Non posso andare in giro per il paese facendo il predicatore con la popolazione cercando di giustificare ciò che non è affatto tollerabile (vedi regione Calabria). Tra pochi mesi ci saranno le elezioni regionali ditemi voi con quale faccia mi devo presentare insieme ai compagni/amici nelle case dei miei concittadini. Un discorso a parte spetta al Comune che fotunatamente il governo e saldo e stabile nelle sue capacità.

Ci sono molte cose che vorreidire con linguaggio più COLORITO.. ma per educazione mi riservo di farlo con gli altri a quattrocchi.......................

05 aprile 2008

Politiche:come si vota in Italia



Istruzioni video per come votare alle politiche 2008 in Italia.

Prelevato dal sito del Ministero dell'Interno

03 aprile 2008

Statistiche false:disoccupazione vera

L’Italia ha gli stipendi più bassi d’Europa (fatta eccezione per qualche Paese dell’Est). Chissà da cosa dipende? Forse dalla legge della domanda e dell’offerta? E' quando c’è poco lavoro, infatti, che i salari diminuiscono. E allora l’Italia dei (quasi) tutti occupati e degli stipendi da fame come si spiega? Il tasso di disoccupazione del 6,1% nel 2007 è vero o è falso? Dipende… Statisticamente è vero, praticamente è falso. ...continua

29 marzo 2008

Veltroni alla conquista della Calabria

Catanzaro, 28 mar. (Apcom) - In una Calabria 'in bilico', alla vigilia di Silvio Berlusconi che domani sarà a Catanzaro e Cosenza, Veltroni propone la sua 'scommessa per il Sud', la ricetta del Pd per rilanciare il Mezzogiorno, "che deve cominciare a fare Pil, perché il Nord non può continuare ad essere la locomotiva del Paese". Si parte dalle imprese, dalla sanità, e dalle infrastrutture, a cominciare dalla Salerno-Reggio Calabria, "perché in confronto la Piramide di Cheope era una Zacchettata".

Non manca l'affondo all'avversario, che per la prima volta nella campagna elettorale, Veltroni nomina dal palco di Catanzaro. Berlusconi, dice il leader del Pd, propone "per temi e nomi la campagna elettorale del 1994: la destra - dice - vuole spartirsi solo il potere". Infine il rilancio sul confronto tv, "gli italiani ne hanno diritto, sono disposto a farlo dove e quando vuole", e le polemiche sulla mancata partecipazione a 'in mezz'ora' di Lucia Annunziata, "se la mia era violenza...".

Infine, in una terra "insanguinata" con cinque omicidi nel crotonese, in sei giorni, Veltroni lancia la sua sfida "ai vigliacchi assassini" della 'ndrangheta, con la promessa del pugno di ferro se il Pd arriverà al governo: "votino per chi vogliono, ma non per il Pd: non vogliamo voti dati con mani insanguinate. Spero - è l'auspicio di Veltroni - che tutti i leader dicano la stessa cosa".

28 marzo 2008

Tibet libero...

Se gli Stati Uniti avessero invaso il Messico. Se la Francia avesse occupato l'Algeria. Se l'Australia avesse dichiarato guerra alla Papua Nuova Guinea. Se il Giappone avesse annesso la Manciuria. Se l'Italia tornasse di nuovo in Libia con le cannoniere.Se tutto questo fosse successo nell'anno delle Olimpiadi negli Stati Uniti, in Francia, in Australia, in Giappone, in Italia. Le Olimpiadi si sarebbero tenute lo stesso in questi Paesi? In nome di cosa? Del WTO? Della globalizzazione? Del consumismo? ...Continua

Fonte:beppegrillo.it

16 marzo 2008

Trent'anni fa ilsequestro Moro

E’ il 16 marzo del 1978 sono da poco passate le 9 e le auto con a bordo il Presidente della Dc Aldo Moro e la sua scorta imboccano via Fani. Dopo poche centinaia di metri, all'incrocio con via Stresa, una Fiat 128 bianca con targa del corpo diplomatico frena bruscamente bloccando il passaggio all'auto guidata da Ricci. Alcuni uomini che si trovano all'altezza dell'incrocio travestiti da avieri si avvicinano alle macchine ferme e fanno fuoco contro la scorta di Moro. Dei cinque uomini della sicurezza, Raffaele Iozzino e' il solo che riesce a scendere dall'Alfetta, ma i colpi mortali arrivano quasi subito. Con lui muoiono immediatamente Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera mentre Francesco Zizzi:si spegnerà poche ore dopo al Policlinico Gemelli. Moro è prelevato e scompare nel nulla.

E’ l’inizio del rapimento che segnò uno dei momenti più bui della Repubblica. Cinquantacinque giorni di attesa fino al tragico epilogo. Oggi comuni cittadini e politici hanno reso omaggio allo statista democristiano e agli uomini della sua scorta.

Per Agnese Moro figlia di Aldo e che presiede l'Accademia di studi storici intitolata a suo padre la verità completa sul sequestro è ancora oggi un mistero. “Sulla vicenda conosciamo solo dei pezzi di verità e ci sono troppe cose ancora da esplorare. Cose oscure, non logiche”.

Fonte:Rai

Ancora massacro in Cina

PECHINO, 15 MAR - Sono dieci le vittime 'accertate' delle violenze di ieri a Lhasa, dove le forze di sicurezza hanno represso una manifestazione anticinese. Lo ha scritto l' agenzia Nuova Cina, che aggiunge che si tratta in maggioranza di 'businessmen', probabilmente commercianti. Residenti della citta' affermano che gli stranieri non possono uscire dalle loro residenze, mentre le strade sono pattugliate da reparti militari con mezzi corazzati. Da ieri pomeriggio Internet e' bloccata.

Fonte:Ansa

07 marzo 2008

Marzo festa della donna

Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.

Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.
Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.
Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini?

15 febbraio 2008

Difendiamo la legge 194

Ieri, in diverse citta' italiane, si sono tenuti presidi e sit-in per protestare contro quanto avvenuto al policlinico napoletano Federico II dove una donna e' stata interrogata dalla polizia subito dopo essersi sottoposta a un'interruzione volontaria di gravidanza.
Il ministro della Salute Livia Turco ‚ scesa dal suo ufficio a salutare le donne che hanno manifestato in lungotevere Ripa davanti al dicastero della Salute. La Turco è stata accolta da un applauso. ''Silvana siamo tutte con te'', sono le scritte sui cartelli che le donne hanno esposto per dimostrare la loro vicinanza alla donna napoletana che ha abortito due giorni fa nel capoluogo campano.

Finalmente si inizia

15/02/2008 - STRADA LOCALITA' SIMMA: LA PROVINCIA FIRMA UN'ACCORDO CON I COMUNI DI CASABONA E BELVEDERE SPINELLO
Cinquecentomila euro per avvicinare i centri del marchesato alle principali arterie di collegamento della provincia. Questo è l’impegno della Provincia di Crotone che ieri mattina, nella sala Giunta, ha siglato un accordo di programma con i Comuni di Casabona e Belvedere Spinello per la realizzazione di un intervento di sistemazione della strada intercomunale che congiunge la località Simma alla SS 107. L’accordo di programma è stato sottoscritto dal sindaco di Belvedere Spinello, Antonello Amato, dal primo cittadino di Casabona, Francesco Seminario e, per conto del presidente della Provincia, Sergio Iritale, dal direttore del Dipartimento IV, Giuseppe Macheda. Alla sottoscrizione dell’accordo erano presenti inoltre, il geometra Nicola Iemma del Comune di Casabona, il responsabile dell’area tecnica del Comune di Belvedere Spinello, Giuseppe Dramis e il dirigente della Provincia, Francesco Benincasa. "Voglio esprimere la mia soddisfazione alla Provincia e al presidente Iritale per un’opera che Belvedere Spinello aspettava da almeno venti anni", ha detto Antonello Amato, al quale gli ha fatto eco Francesco Seminario: "siamo immensamente soddisfatti per questo impegno della Provincia perché, per i cittadini del nostro territorio, si accorciano notevolmente le distanze e si potranno sentire finalmente più vicini, anche materialmente, agli altri centri e al capoluogo". Infatti, grazie all’intervento della Provincia sulla strada di località Simma, gli abitanti di Casabona risparmieranno almeno 13 chilometri per raggiungere la strada statale 107, mentre forse di più ne risparmieranno i cittadini di Belvedere Spinello per raggiungere l’altra importante arteria, la strada statale 106. Ma l’importanza di questa opera per la Provincia di Crotone, come sottolineato da Giuseppe Macheda, è rilevante anche per altri centri della zona come San Nicola dell’alto piuttosto che Pallagorio, visto che anche per questi le distanze di collegamento si accorceranno notevolmente. Nell’accordo è scritto: "la Provincia di Crotone si impegna a cofinanziare l’esecuzione dell’opera per un impegno economico complessivo di € 500.000,00 e a fornire il proprio supporto tecnico-amministrativo per l’espletamento delle fasi dell’appalto". Inoltre: "Il Comune di Casabona assume il ruolo di "ente esecutore". Al Comune compete l’individuazione della figura del Responsabile Unico del procedimento, la nomina del progettista, del direttore dei lavori e delle figure tecniche necessarie alla gestione dell’appalto, l’acquisizione dei nulla osta ed autorizzazioni previste per l’approvazione del progetto, l’individuazione dell’appaltatore per il tramite della SUA (stazione unica appaltante), la gestione dell’appalto fino al collaudo dell’opera". Parole d’elogio all’indirizzo della Giunta provinciale e del presidente Iritale sono state espresse dai due sindaci che sono pronti a mettere in campo tutto quanto previsto nell’accordo per portare a termine un’opera importantissima per il territorio crotonese.

13 febbraio 2008

BUON SAN VALENTINO A TUTTI

Bene ragazzi, giovincelli, adulti e.......nonnini, ahahahahaha,
domani è San Valentino, giornata dedicata all'Amore.....
Che ne direste di inserire le vostre poesie personali, o quelle che vi piacciono di più, o testi di canzoni, naturnalmente romantiche.....
Vediamo la parte più profonda della vostra anima ...
a voi la penna, ops....i tasti!!


06 febbraio 2008

L'auto ad aria è... volata via

Eolo, la vettura che avrebbe fatto a meno della benzina è stata fatta sparire. Perché?
VIVAMO IN UN MONDO DOVE CI VOGLIONO FAR CREDERE CHE IL PETROLIO E'
IMPORTANTE QUANTO L'ACQUA
QUESTA DEVE DAVVERO FARE IL GIRO DEL MONDO!
Guy Negre, ingegnere progettista di motori per Formula 1, che ha lavorato alla Williams per
diversi anni, nel 2001 presentava al Motorshow di Bologna una macchina rivoluzionaria: la
"Eolo" (questo il nome originario dato al modello), era una vettura con motore ad aria
compressa, costruita interamente in alluminio tubolare,fibra di canapa e resina,
leggerissima ed ultraresistente.
Capace di fare 100 Km con 0,77 euro, poteva raggiungere una velocità di110 Km/h e
funzionare per più di 10 ore consecutive nell'uso urbano.
Allo scarico usciva solo aria, ad una temperatura di circa -20°, che veniva utilizzata
d'estate per l'impianto di condizionamento.
Collegando Eolo ad una normale presa di corrente, nel giro di circa 6 ore il
compressore presente all'interno dell'auto riempiva le bombole di aria compressa,
che veniva utilizzata poi per il suo funzionamento.
Non essendoci camera di scoppio né sollecitazioni termiche o meccaniche la
manutenzione era praticamente nulla, paragonabile a quella di una bicicletta.
Il prezzo al pubblico doveva essere di circa 18 milioni delle vecchie lire, nel suo
allestimento più semplice.
Qualcuno l'ha mai vista in Tv?
Al Motorshow fece un grande scalpore, tanto che il sito www.eoloauto.it venne subissato di
richieste di prenotazione: chi vi scrive fu uno dei tanti a mettersi in lista d'attesa, lo
stabilimento era in costruzione, la produzione doveva partire all'inizio del 2002: si trattava
di pazientare ancora pochi mesi per essere finalmente liberi dalla schiavitù della benzina,
dai rincari continui, dalla puzza insopportabile, dalla sporcizia, dai costi di manutenzione,
da tutto un sistema interamente basato sull'autodistruzione di tutti per il profitto di pochi.
Insomma l'attesa era grande, tutto sembrava essere pronto, eppure stranamente da un
certo momento in poi non si hanno più notizie.
Il sito scompare, tanto che ancora oggi l'indirizzo www.eoloauto.it risulta essere in vendita.
Questa vettura rivoluzionaria, che, senza aspettare 20 anni per l'idrogeno (che costerà alla
fine quanto la benzina e ce lo venderanno sempre le stesse compagnie) avrebbe risolto
OGGI un sacco di problemi, scompare senza lasciare traccia.
A dire il vero una traccia la lascia, e nemmeno tanto piccola: la traccia è nella testa di tutte
le persone che hanno visto, hanno passato parola,hanno usato Internet per far circolare
informazioni.
Tant'è che anche oggi, se scrivete su Google la parola "Eolo", nella prima pagina dei
risultati trovate diversi riferimenti a questa strana storia.
Come stanno oggi le cose, previsioni ed approfondimenti. Il progettista di questo motore
rivoluzionario ha stranamente la bocca cucita, quando gli si chiede il perché di questi ritardi
continui. I 90 dipendenti assunti in Italia dallo stabilimento produttivo sono
attualmente in cassa integrazione senza aver mai costruito neanche un'auto.
I dirigenti di Eolo Auto Italia rimandano l'inizio della produzione a data da destinarsi, di
anno in anno.
Quali considerazioni si possono fare su questa deprimente vicenda? Certamente viene da
pensare che le gigantesche corporazioni del petrolio non vogliano un mezzo che renda gli
uomini indipendenti.
La benzina oggi, l'idrogeno domani, sono comunque entrambi guinzagli molto ben
progettati.
Una macchina che non abbia quasi bisogno di tagliandi nè di cambi olio,che sia semplice e
fatta per durare e che consumi soltanto energia elettrica, non fa guadagnare abbastanza.
Quindi deve essere eliminata, nascosta insieme a chissà cos'altro in quei cassetti di cui
parlava Beppe Grillo tanti anni fa, nelle scrivanie di qualche ragioniere della Fiat o della
Esso, dove non possa far danno ed intaccare la grossa torta che fa grufolare di gioia le
grandi compagnie del petrolio e le case costruttrici, senza che "l'informazione" ufficiale dica
mai nulla, presa com'è a scodinzolare mentre divora le briciole sotto al tavolo....
invece delle inutili catene di S. Antonio, facciamo girare queste informazioni!!!
LA GENTE DEVE SAPERE!!!!!!!

05 febbraio 2008

La rabbia del popolo di sinistra

Il primo assegno del 2008 non è stato piacevole per i pensionati. Nemmeno per quelli della Cgil, sindacato di sinistra. Un assaggio degli umori che albergano nella confederazione che dovrebbe essere vicina al governo uscente lo ha dato il sito della Cgil di Siena. Nel dicembre scorso, la comunicazione che la perequazione delle pensioni del 2008 è stata fissata all’1,6 per cento ha scatenato commenti indignati. Tutti contro il governo uscente e con un leit motiv che non è il massimo come addio: «Vergognatevi!».

A mandare su tutte le furie i pensionati on line - che hanno iniziato a postare i loro commenti a gennaio - è il fatto che il mini aumento è stato mangiato, oltre che da un’inflazione, anche dai vari rincari delle tariffe e, soprattutto, delle addizionali locali. Argomentazioni che fino a gennaio trovavano spazio solo nei discorsi dei sindacalisti o degli economisti, ma che sono diventate comuni da quando i pensionati hanno potuto vedere con i propri occhi le varie voci della busta paga.
Gli aumenti «fanno schifo e offendono le persone», se paragonati agli aumenti di prezzi e tariffe, attacca Tazio Rovina. «Il governo continua a erodere le pensioni, approfitta di coloro che non hanno potere contrattuale», aggiunge Mario Valenti. La sintesi politica la trae Elio: «Mi vergogno di essere un elettore di sinistra, metteteci una maschera quando incassate l’assegno mensile, cari parlamentari». «Dopo oltre 40 anni di lavoro dipendente e aver lottato politicamente e sindacalmente, io uomo di sinistra mi sento tradito, non mi resta che votare scheda bianca», chiosa sconsolato Giuseppe.

Una valanga inattesa per lo Spi-Cgil di Siena, costretto a intervenire dando in parte ragione ai pensionati arrabbiati (l’inadeguatezza della perequazione delle pensioni è uno degli argomenti forti del prossimo sciopero generale annunciato da Cgil, Cisl e Uil), ma anche ricordando che il governo ha già fatto qualcosa per le pensioni più basse. «Se il concetto di redistribuzione del reddito consiste nel diminuire le pensioni a chi ha lavorato per 36 anni per dare un po’ di più a chi ne ha una ridicola, qualcosa non va», ribatte Giovanni Oppi, sicuro che il governo Prodi (che ancora non era caduto), «farà diventare tutti più poveri». Elena Creta, ha avuto 10 euro in più e li darà in beneficenza. Claudio Neroni Spineda ricorda la manifestazione del 2003 per le pensioni e contro il centrodestra. Oggi «ci accorgiamo di essere stati presi ancora una volta per i fondelli, anche da questo governo che noi abbiamo voluto»

Fonte:ilgiornale.it

02 febbraio 2008

Comunicazioni dall'amministratore:Blog libero

Ho tolto la moderazione dal blog.In effetti non mi sembra che i blog moderati possano esprimere la libertà per ognuno di dire la sua.E' stato fatto perchè qualcuno aveva scritto con il nick di un altro ma,in ogni caso, saranno eliminati tutti i commenti offensivi o con scritti offensivi per la morale.
Grazie

31 gennaio 2008

SHOAH


Scrivo in ritardo, lo so .....ma anche in ritardo non si deve permettere mai alle menti di dimenticare, e nonostante tutto c'è ancora gente nella nostra cultura che non conosce il termine SHOAH.....incredibile ma vero!.
E ancora più incredibile è che si definiscono acculturati e letterati!.

29 gennaio 2008

CRISI GOVERNO: CONSULTAZIONI, VELTRONI "ELEZIONI NON RISPONDONO A ESIGENZE PAESE"

ROMA - "Le elezioni non rispondono ai bisogni del Paese". Così Valter Veltroni all'usicta dalla Sala del Quirinale dopo il colloquio con il Capo dello Stato, Napolitano. "Abbiamo avanzato al Presidente - ha detto Veltroni - le nostre ipotesi partendo dalla premessa che in questo momento sarebbe necessario uno scatto di responsabilità nazionale. Oggi non si chiedono elezioni anticipate, ma garanzia di stabilità". "Elezioni quindi nella prmavera del 2009 ed intanto mettere mano a modifiche sostanziali legge elettorale e riforma parlamento sostanziale".

Fonte:primapress.it

Marcia su Roma!!!

Lo psiconano minaccia la marcia su Roma se non si vota subito con la legge porcata che fece approvare in tutta fretta nel 2006. La legge mantenuta in vita allegramente per due anni dal centro sinistra TOGLIE al cittadino il voto di preferenza. Vuol dire, ad esempio, che Cuffaro e Cirino Pomicino possono essere eletti senatori da Casini e da Berlusconi e i cittadini possono solo stare a guardare. ...Continua

Fonte:beppegrillo.it

28 gennaio 2008

'NDRANGHETA; 18 ARRESTI IN OPERAZIONE SU SANITA' CALABRIA

Reggio Calabria, 28 gen. (Apcom) - I carabinieri di Reggio Calabria hanno eseguito 18 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di alcune persone, tra cui anche politici e dirigenti del servizio sanitario calabrese, accusate di associazione per delinquere di tipo mafioso, truffa ed altro. Tra gli arrestati anche il consigliere regionale Domenico Crea, il commissario dell'Asp di Catanzaro Pietro Morabito, già direttore dell'azienda sanitaria reggina, il dirigente dell'assessorato alla sanità della regione Calabria Peppino Biamonte, ed i due Marcianò, Alessandro e Giuseppe, padre e figlio accusati già di essere i mandanti dell'omicidio di Franco Fortugno, il vice presidente del consiglio regionale della Calabria ucciso a Locri il 16 ottobre del 2005. Secondo l'accusa i due Marcianò avrebbero fatto uccidere Fortugno, per favorire il rientro in consiglio regionale di Mimmo Crea, primo dei non eletti nella Margherità. Nel corso della stessa operazione denominata "Onorata Sanità" è stata sequestrata una clinica privata.

Fonte:apcom

27 gennaio 2008

Crisi governo, in bilico tra voto e "miracolo"

ROMA/FIRENZE (Reuters) - Dopo due giorni di consultazioni, prima coi presidenti di Camera e Senato poi coi partiti "minori", oggi il Quirinale si prende ufficialmente una pausa nel tentativo di dirimere la crisi di governo, mentre sia Pierferdinando Casini che Clemente Mastella spiegano, sia pur con diversi accenti, che un nuovo esecutivo istituzionale sarebbe un "miracolo".Continua...

23 gennaio 2008

Lettera di licenziamente per il dipendente Cuffaro

La solidarietà a Cuffaro da parte dei nostri dipendenti è oceanica. Oggi a lui domani a me? La solidarietà diventa automatica, un riflesso di Pavlov. Un istinto di sopravvivenza. Le toghe sono sempre rosse. O di sangue, o perchè emettono le sentenze. E' un mondo, quello della politica, in cui solo chi è ricattabile è al sicuro. Non è pericoloso per gli altri. Non può denunciare. Il politico ricattabile è tenuto all'omertà. Continua...
Da www.beppegrillo.it

17 gennaio 2008

Proteste per il Papa

ROMA - E' ormai scontro sulla visita del Papa per l'inaugurazione dell'anno accademico all'Università "La Sapienza" di Roma in programma per giovedì prossimo. Da una parte si aggiungono firme prestigiose all'appello dei 67 fra docenti e prestigiosi scienziati laici che lo definiscono un "incongruo evento" e chiedono al Rettore di annullarlo.Continua...

Da Repubblica.it

16 gennaio 2008

Hanno arrestato l'UDEUR

lettera di Marco Travaglio a Beppe Grillo-

"Caro Beppe,
siamo tutti costernati e affranti per quanto sta accadendo al cosiddetto ministro della Giustizia Clemente Mastella e alla sua numerosa famiglia, nonché al suo partito, che poi è la stessa cosa. Costernati, affranti, ma soprattutto increduli per la terribile sorte che sta toccando a tante brave persone.Continua.............

11 gennaio 2008

Assemblea pubblica del Partito Democratico


Ore 20.00 nei locali della sala Muntu di Casabona assemblea pubblica del Partito Democratico.

08 gennaio 2008

Rifiuti a Napoli:ancora tensione

A Napoli la tensione è ancora alle stelle: a Pianura i manifestanti continuano a protestare contro l'apertura della discarica. A pochi minuti dalle prime luci dell'alba, sono arrivati sul posto una trentina di camion, scortati dalla Polizia, destinati all'allestimento del sito di stoccaggio. Questa è stata la scintilla che ha fatto scattare gli scontri tra i manifestanti e le forze dell'ordine..........Continua