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02 agosto 2008

Veltroni ed internet

Roma, 1 ago. (Apcom) - Walter Veltroni 'legge' la nuova realtà di Internet come uno spazio sociale di condivisione, una rivoluzione che riguarda tutti i cittadini. Nel testo pubblicato sul suo profilo personale nel sito di social networking Facebook, il segretario del Partito democratico osserva: "Da qualche tempo qualcosa di profondamente nuovo fa parte del nostro modo di vivere, pensare, guardare agli altri e al mondo. Facebook, MySpace, Flickr, Twitter sono entrati a far parte del nostro quotidiano. 'Social network', come si usa dire. Luoghi nei quali scambiare opinioni e idee, mandare un saluto ad amici lontani, raccontare di noi ad una persona cara, attraverso immagini e foto non smettere mai di sforzarci di comprendere e conoscere ciò che ci circonda".

Per Veltroni la nuova forma di Internet è "uno spazio aperto, senza barriere, in cui privato e pubblico si mescolano, capace di motivare all'ascolto, di attivare la propensione a farci carico degli altri. Luoghi in cui conversare, cioè intrecciare emozioni e linguaggio, configurare il mondo in cui viviamo. Pian piano, di post in post, di questi 'spiazzi' nella rete avvertiamo l'importanza. Perché riguardano eventi, persone, idee, parole, suoni ai quali noi attribuiamo valore. E che ci aiutano a stare in mezzo agli altri, a vivere meglio, in modo più pieno e consapevole".

"Per questo, nel leggere della causa di Mediaset contro YouTube e Google, per prima cosa - scrive Veltroni - mi viene da pensare a quale idea di media sia giusto ispirarsi. Internet e le nuove tecnologie portano con sé una rivoluzione epocale. Per ogni cittadino, la rete significa forme nuove di condivisione, produzione, critica, trasmissione e diffusione dell'informazione".

"Qualcosa - aggiunge il leader del Pd - che ha a che fare con la libertà, la crescita dell'opinione pubblica, la qualità della nostra democrazia.Per questo guardo a questa polemica come a un discrimine tra il vecchio e il nuovo mondo, tra un'idea chiusa e regressiva ed una aperta ed avanzata. Credo con forza che siano mature le condizioni per una legislazione basata sulla libertà della comunicazione e della diffusione, che al tempo stesso tuteli il lavoro degli autori e dei creativi".

"E penso - conclude Veltroni - che possa nascere finalmente una televisione nuova, in cui la condivisione e la partecipazione degli utenti (di noi cittadini nella rete) rompa gli schemi e riconquisti la creatività, la libertà, l'utilità alle potenzialità di questo mezzo straordinario.

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