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29 marzo 2008

Veltroni alla conquista della Calabria

Catanzaro, 28 mar. (Apcom) - In una Calabria 'in bilico', alla vigilia di Silvio Berlusconi che domani sarà a Catanzaro e Cosenza, Veltroni propone la sua 'scommessa per il Sud', la ricetta del Pd per rilanciare il Mezzogiorno, "che deve cominciare a fare Pil, perché il Nord non può continuare ad essere la locomotiva del Paese". Si parte dalle imprese, dalla sanità, e dalle infrastrutture, a cominciare dalla Salerno-Reggio Calabria, "perché in confronto la Piramide di Cheope era una Zacchettata".

Non manca l'affondo all'avversario, che per la prima volta nella campagna elettorale, Veltroni nomina dal palco di Catanzaro. Berlusconi, dice il leader del Pd, propone "per temi e nomi la campagna elettorale del 1994: la destra - dice - vuole spartirsi solo il potere". Infine il rilancio sul confronto tv, "gli italiani ne hanno diritto, sono disposto a farlo dove e quando vuole", e le polemiche sulla mancata partecipazione a 'in mezz'ora' di Lucia Annunziata, "se la mia era violenza...".

Infine, in una terra "insanguinata" con cinque omicidi nel crotonese, in sei giorni, Veltroni lancia la sua sfida "ai vigliacchi assassini" della 'ndrangheta, con la promessa del pugno di ferro se il Pd arriverà al governo: "votino per chi vogliono, ma non per il Pd: non vogliamo voti dati con mani insanguinate. Spero - è l'auspicio di Veltroni - che tutti i leader dicano la stessa cosa".

28 marzo 2008

Tibet libero...

Se gli Stati Uniti avessero invaso il Messico. Se la Francia avesse occupato l'Algeria. Se l'Australia avesse dichiarato guerra alla Papua Nuova Guinea. Se il Giappone avesse annesso la Manciuria. Se l'Italia tornasse di nuovo in Libia con le cannoniere.Se tutto questo fosse successo nell'anno delle Olimpiadi negli Stati Uniti, in Francia, in Australia, in Giappone, in Italia. Le Olimpiadi si sarebbero tenute lo stesso in questi Paesi? In nome di cosa? Del WTO? Della globalizzazione? Del consumismo? ...Continua

Fonte:beppegrillo.it

16 marzo 2008

Trent'anni fa ilsequestro Moro

E’ il 16 marzo del 1978 sono da poco passate le 9 e le auto con a bordo il Presidente della Dc Aldo Moro e la sua scorta imboccano via Fani. Dopo poche centinaia di metri, all'incrocio con via Stresa, una Fiat 128 bianca con targa del corpo diplomatico frena bruscamente bloccando il passaggio all'auto guidata da Ricci. Alcuni uomini che si trovano all'altezza dell'incrocio travestiti da avieri si avvicinano alle macchine ferme e fanno fuoco contro la scorta di Moro. Dei cinque uomini della sicurezza, Raffaele Iozzino e' il solo che riesce a scendere dall'Alfetta, ma i colpi mortali arrivano quasi subito. Con lui muoiono immediatamente Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera mentre Francesco Zizzi:si spegnerà poche ore dopo al Policlinico Gemelli. Moro è prelevato e scompare nel nulla.

E’ l’inizio del rapimento che segnò uno dei momenti più bui della Repubblica. Cinquantacinque giorni di attesa fino al tragico epilogo. Oggi comuni cittadini e politici hanno reso omaggio allo statista democristiano e agli uomini della sua scorta.

Per Agnese Moro figlia di Aldo e che presiede l'Accademia di studi storici intitolata a suo padre la verità completa sul sequestro è ancora oggi un mistero. “Sulla vicenda conosciamo solo dei pezzi di verità e ci sono troppe cose ancora da esplorare. Cose oscure, non logiche”.

Fonte:Rai

Ancora massacro in Cina

PECHINO, 15 MAR - Sono dieci le vittime 'accertate' delle violenze di ieri a Lhasa, dove le forze di sicurezza hanno represso una manifestazione anticinese. Lo ha scritto l' agenzia Nuova Cina, che aggiunge che si tratta in maggioranza di 'businessmen', probabilmente commercianti. Residenti della citta' affermano che gli stranieri non possono uscire dalle loro residenze, mentre le strade sono pattugliate da reparti militari con mezzi corazzati. Da ieri pomeriggio Internet e' bloccata.

Fonte:Ansa

07 marzo 2008

Marzo festa della donna

Le origini della festa dell'8 Marzo risalgono al lontano 1908, quando, pochi giorni prima di questa data, a New York, le operaie dell'industria tessile Cotton scioperarono per protestare contro le terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. Lo sciopero si protrasse per alcuni giorni, finché l'8 marzo il proprietario Mr. Johnson, bloccò tutte le porte della fabbrica per impedire alle operaie di uscire. Allo stabilimento venne appiccato il fuoco e le 129 operaie prigioniere all'interno morirono arse dalle fiamme. Successivamente questa data venne proposta come giornata di lotta internazionale, a favore delle donne, da Rosa Luxemburg, proprio in ricordo della tragedia.

Questo triste accadimento, ha dato il via negli anni immediatamente successivi ad una serie di celebrazioni che i primi tempi erano circoscritte agli Stati Uniti e avevano come unico scopo il ricordo della orribile fine fatta dalle operaie morte nel rogo della fabbrica.

Successivamente, con il diffondersi e il moltiplicarsi delle iniziative, che vedevano come protagonistele rivendicazioni femminili in merito al lavoro e alla condizione sociale, la data dell'8 marzo assunse un'importanza mondiale, diventando, grazie alle associazioni femministe, il simbolo delle vessazioni che la donna ha dovuto subire nel corso dei secoli, ma anche il punto di partenza per il proprio riscatto.
Ai giorni nostri la festa della donna è molto attesa , le associazioni di donne organizzano manifestazioni e convegni sull'argomento, cercando di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi che pesano ancora oggi sulla condizione della donna, ma è attesa anche dai fiorai che in quel giorno vendono una grande quantità di mazzettini di mimose, divenute il simbolo di questa giornata, a prezzi esorbitanti, e dai ristoratori che vedranno i loro locali affollati, magari non sanno cosa è accaduto l'8 marzo del 1908, ma sanno benissimo che il loro volume di affari trarrà innegabile vantaggio dai festeggiamenti della ricorrenza. Nel corso degli anni, quindi, sebbene non si manchi di festeggiare queste data, è andato in massima parte perduto il vero significato della festa della donna, perché la grande maggioranza delle donne approfitta di questa giornata per uscire da sola con le amiche per concedersi una serata diversa, magari all'insegna della "trasgressione", che può assumere la forma di uno spettacolo di spogliarello maschile, come possiamo leggere sui giornali, che danno grande rilevanza alla cosa, riproponendo per una volta i ruoli invertiti.
Per celebrare la festa della donna, bisogna comportarsi come gli uomini?